Come fa a pungere la zanzara

La zanzara femmina è dotata di un particolare apparato boccale a forma di proboscide Cava all’interno e seghettata all’esterno serve per introdurla sotto la nostra cute e cercare un vaso capillare da cui attingere il sangue.

È solo la zanzara femmina che punge, il maschio serve alla zanzara per fecondare le uova. Il sangue è necessaria la zanzara per nutrire le uova. Una volta posata sopra la nostra pelle questa individua attraverso il calore la zona ideale da pungere dove i capillari sono più sporgenti poi introduce la sua proboscide è attraverso questa spinge nel nostro organismo la saliva che ha lo scopo di anestetizzare la zona punta e di anticoagulante del sangue è questa che provoca prurito e fastidio dopo la puntura ed è anche responsabile della trasmissione di diversi tipi di malattie perché proviene dallo stomaco della zanzara entro cui alcuni virus possono albergare. Terminato il pasto di sangue la zanzara estrae la sua proboscide lasciandoci una sensazione di prurito e fastidio, questa reazione è dovuta alla produzione di istamina da parte del nostro organismo come reazione alle sostanze introdotte dalla saliva della zanzara.

Pensare alla zanzara che inietta la sua saliva che potrebbe contenere virus infettivi e potenzialmente mortali lascia una sensazione di ribrezzo oltre che di impotenza. Ma questo è vero solo in parte perchè contro le zanzare non siamo del tutto impotenti, possiamo decidere noi se proteggere almeno i nostri spazi all’aperto.

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    Tramissione Hiv

    Il motivo per cui la zanzara non può trasmettere l’HIV è che il nostro sangue entra in contatto solo con la saliva della zanzara  non con il sangue della stessa inoltre la quantità di sangue aspirato dalla zanzara sarebbe comunque insufficiente per essere in grado di contagiare.

    Abbiamo anche prove indirette date dal fatto che se la zanzara fosse in grado di trasmettere il virus si dovrebbero registrare picchi di contagio stagionali corrispondenti ai periodi di maggior presenza di zanzare, come avviene per malaria e altri virus trasmessi.

    Quante zanzare nascono da una singola zanzara?

    La zanzara femmina produce le uova ed è l’unica ad aver bisogno di procurarsi il pasto di sangue per portarle a maturazione, il maschio invece, si nutre solo di nettare dei fiori e serve alla femmina per l’accoppiamento che avviene in volo e dura pochi secondi.

    il ciclo di vita della zanzara

    Il ciclo vitale della zanzara femmina è di circa 6-8 settimane mentre quello del maschio appena 2 settimane di vita.

    La zanzara femmina dopo averci punto cerca un ristagno d’acqua per deporre le uova, fino a 300 per volta che si trasformeranno in larve, in pupa e dopo circa 4-5 giorni, a seconda della temperatura e della specie in zanzara adulto, pronte per ricominciare un nuovo ciclo riproduttivo che in totale dura circa una decina di giorni. Si capisce come da una singola zanzara in pochi giorni si possa arrivare a un esercito, considerando il solo periodo estivo di 3 mesi e in condizioni ideali quindi assenza di predatori si potrebbe arrivare a raggiungere l’incredibile cifra di 65 triliardi di individui.

    • da 1 zanzara in 10 giorni possiamo avere 300 zanzare
    • da 300 zanzare in 20 giorni otteniamo 90.000 zanzare
    • che in altri 10 giorni originano 27.000.000 zanzare
    • che producono 8.100.000.000 zanzare in altri 10 giorni e arriviamo a 40
    • con altri 10 arriviamo a 2.430.000.000.000
    • 729.000.000.000.000 in 60 giorni
    • 218.700.000.000.000.000 in 70
    • 65.610.000.000.000.000.000 di individui adulti in 80 giorni 

    E’ una cifra incredibile soprattutto se consideriamo che il periodo di attività delle zanzare è molto più lungo di 3 mesi e si stà allungando ulteriormente anche da marzo a novembre.

    Inoltre i continui scambi commerciali comportano un incremento delle specie che trovano un’ ambiente molto favorevole ai nostri climi e pochissimi predatori il che comporta una maggiore capacità di adattamento e di diffusione. Questo è quello che potrebbe accadere anche nel tuo giardino se non prendessi subito provvedimenti come eliminare i ristagni d’acqua, usare larvicidi nei canali di scolo, pulire le grondaie e tutti quegli accorgimenti di buon senso, ma questo potrebbe non essere sufficiente perchè le zanzare si spostano attratte dalla CO2 e acido lattico che il nostro corpo emana o dalle luci, per cui anche se tu adotti un corretto comportamento non è detto che anche i tuoi vicini lo facciano oppure potresti abitare in una zona che confina con campi incolti e allora la situazione diventa ancora più complicata.

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      quali sono i predatori delle zanzare?

      I pipisetrelli come lotta naturale si è diffusa soprattutto negli ultimi periodi e in vendita troviamo quelle che vengono chiamate bat box ovvero casette che dovrebbero essere colonizzate dai pipistrelli e favorire così il ripopolamento in determinate aree.            

       Si dice che ogni individuo può nutrirsi di 2000 zanzare a notte, questo test è stato effettuato in laboratorio e in assenza di altri insetti, infatti i risultati però non confermano questi numeri infatti ci sono diversi problemi a riguardo e sono: il fatto che il pipistrello sia un animale notturno, i suoi turni di caccia si concentrano in questi orari ,mentre le zanzare tigre sono attive di giorno, un altro problema è il fatto che come tutti gli animali anche il pipistrello tende a conservare le energie e una misera zanzara non porta abbastanza nutrimento per giustificare lo sforzo della cattura così il pipistrello tendenzialmente preferisce predatori come scarafaggi vespe e altri più sostanziosi, lasciando così pressoche invariata la popolazione delle zanzare. 

      La gambusia, è un pesce è stata introdotta e utilizzata in alcune zone con forte presenza di zanzare per contrastare l’insorgere di malattie e limitarne la diffusione come ad es. ad Haiti dopo il terremoto.

       Si tratta di piccoli pesci ghiotti di larve che introdotti in stagni piccoli laghetti e zone a rischio avrebbero dovuto controllare in modo naturale il sovrappopolamento delle zanzare.

      Uno dei problemi dato dall’introduzione della Gambusia è dato dal fatto che i pesci prediligono spazi aperti mentre le zanzare tigre piccoli ristagni, un altro è che la gambusia è molto vorace e trovando poca soddisfazione nel nutrirsi di larve di zanzara, perché poco nutrienti inizia a nutrirsi di plancton e terminato anche quello si dà al cannibalismo lasciando pezzi di cadaveri sul fondo. Dove si è adottato questo sistema si è notata anche la scomparsa degli animali anfibi naturalmente presenti e un abbassamento della qualità dell’acqua.

      I pesci in generale introdurre un animale soprattutto pesci per la lotta agli insetti, in un nuovo ambiente potrebbe avere conseguenze disastrose e non risolvere il problema, le conseguenze più probabili sono quella di portare ad uno squilibrio a livello di fauna per cui le specie introdotte saranno prede o predatori di quelle già esistenti estinguendosi facilmente o estinguendo le specie autoctone. Un altro problema è dovuto dal fatto che le specie introdotte portano con loro anche alcuni organismi patogeni su cui non si può conoscere lo sviluppo.

      Rane e girini non influiscono sulla popolazione delle zanzare, la maggior parte dei girini si nutre di sostanze vegetali, possono invece entrare in competizione privando le larve del cibo utile al loro sostentamento e ridurre la popolazione di conseguenza.

      Le rondini alcuni studi dicono che le rondini potrebbero catturare anche 14000 esemplari di zanzara al giorno per il proprio sostentamento. Questo darebbe un taglio drastico alla popolazione delle zanzare, purtroppo però le zanzare nella dieta della rondine rientra per una piccolissima percentuale per il fatto che anche loro non trovino un gran nutrimento da questi piccoli insetti.

      la zanzara ha un ruolo in natura seppur marginale, ad es la zanzara maschio nutrendosi di polline e muovendosi di fiore in fiore favorisce l’impollinazione. Inoltre le zanzare fanno parte della dieta di molti animali, anche se in modo marginale. L’urbanizzazione ha spostato l’equilibrio naturale a favore delle zanzare in quanto non vi sono molti predatori che ne contengono la sovrappopolazione,

      Installazione professionale

      Giardino con impianto antizanzare

      Perchè far eseguire un’installazione da un professionista?

      Impianto antizanzare a nebulizzazione
      Impianto antizanzare a nebulizzazione

      Molte volte, soprattutto con questa tipologia di impianti, la differenza tra un sistema che ottiene risultati e uno che non funziona, la fa proprio l’installazione.

      A volte la stessa macchina con lo stesso numero di ugelli posizionata in modo differente ottiene un risultato completamente diverso. Così come il saper scegliere il giusto orario di partenza della nebulizzazione che deve essere modificato a seconda della stagione.

      Inoltre l’esperienza di un tecnico saprà trovare soluzioni per rendere l’impianto antizanzare meno di impatto e invisibile, adottando soluzioni maturate con l’esperienza, come il passaggio dei tubi attraverso grondaie o caditoie e cavidotti che lo rendono davvero invisibile oltre che efficace.

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        Come fanno le zanzare a trasmettere malattie?

        Le malattie trasmissibili dalla zanzara sono: malaria, febbre gialla, chikungunya, dengue, zika ed altre.

        Il virus viene trasmesso all’uomo tramite il morso di una zanzara infetta. Solo poche specie di zanzare sono vettori del virus. Cos’è un vettore? Un vettore è un veicolo che trasporta e trasmette una malattia al suo organismo ospite. I vettori includono animali e microrganismi che trasmettono diverse malattie. I vettori più comuni sono gli artropodi, che sono animali invertebrati con uno scheletro esterno chiamato esoscheletro. Gli artropodi includono zanzare, zecche, pidocchi, mosche e pulci. Ad esempio, le zecche possono trasportare la malattia di Lyme e alcune zanzare possono portare febbre gialla, malaria e febbre dengue.

        Quando una zanzara morde una persona che ha il virus nel sangue, la zanzara viene infettata dal virus che passando dall’intestino della zanzara poi finisce nelle sue ghiandole salivari. Una zanzara infetta può successivamente trasmettere quel virus a persone sane mordendole. Questo significa che le malattie trasmesse dalla zanzara non sono trasmissibili da uomo a uomo se non attraverso un contatto accidentale del sangue.

        La malaria

        La storia naturale della malaria comporta infezione ciclico degli esseri umani e femminili Anopheles zanzare. Nell’uomo i parassiti crescono e si moltiplicano prima nelle cellule del fegato e poi nei globuli rossi del sangue. Nel sangue, successive covate di parassiti crescono all’interno dei globuli rossi e li distruggono, rilasciando parassiti figlie (“merozoiti”) che continuano il ciclo invadendo altri globuli rossi.

        I parassiti dello stadio sanguigno sono quelli che causano i sintomi della malaria. Quando certe forme di parassiti fase sangue (gametocytes, che si verificano in forme maschio e femmina) sono ingeriti durante l’alimentazione di sangue da una femmina Anopheles zanzara, si accoppiano nell’intestino della zanzara e iniziare un ciclo di crescita e moltiplicazione nella zanzara. Dopo 10-18 giorni, una forma del parassita chiamata sporozoite migra verso le ghiandole salivari della zanzara. Quando la zanzara Anopheles fa una farina di sangue su un altro essere umano, la saliva anticoagulante viene iniettata insieme agli sporozoiti, che migrano nel fegato, iniziando così un nuovo ciclo.

        Così la zanzara infetta trasporta la malattia da un essere umano all’altro (agendo come un “vettore”), mentre gli esseri umani infetti trasmettono il parassita alla zanzara, A differenza dell’ospite umano, il vettore della zanzara non soffre della presenza dei parassiti .

        Ciclo vitale della Malaria

        Le zanzare fanno quindi da tramite tra il serbatoio o soggetto ammalato e nuovo soggetto sano a cui viene iniettato il virus. La nostra fortuna è che non ci sono molti casi di soggetti che contraggono la malattia e nei rari casi i soggetti vengono prontamente isolati allo scopo di evitare la diffusione.

        E’ fondamentale interrompere questo ciclo prima che si trasformi in una vera epidemia come avviene nei paesi sottosviluppati dove la zanzara miete centinaia di migliaia di vittime ogni anno e come è successo anche da noi in passato.

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          Bambini e zanzare

          Zanzare e bambini

          Anche io, come la maggior parte dei miei clienti ha dei figli,  cerco sempre di fare ciò che è meglio per loro come farli stare all’aria aperta durante la bella stagione, giocare in giardino magari con gli amichetti. Anche questo però potrebbe diventare un luogo non salutare per la presenza di insetti che rendono lo spazio all’aperto inospitale oltre che pericoloso.

          Una semplice puntura di zanzara  può trasformarsi in un infezione su di un bambino che risponde più facilmente di un adulto all’istinto di grattarsi la zona colpita per non parlare delle possibili malattie che le zanzare possono trasmettere.

          Il sistema più efficace per proteggere il tuo giardino e i tuoi figli dalle zanzare è quello a nebulizzazione, i prodotti utilizzati sono completamente naturali e creano una barriera virtuale a cui le zanzare non riescono ad accedere.

          Questo sistema utilizza 10ml di prodotto un quantitativo minimo, pari a mezzo cucchiaio da the da diluire in un litro e mezzo di acqua per proteggere una superficie fino a 1500 mt e con due nebulizzazioni giornaliere ci assicuriamo la protezione totale dalle zanzare.

          Impianto antizanzare a nebulizzazione


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            Le specie di zanzare presenti in Italia

            Specie di zanzare in Italia

            Storicamente la zanzara autoctona è la Culex e solo negli ultimi anni si sono diffuse molte altre specie di zanzare che hanno trovato nei nostri climi un ambiente favorevole alla proliferazione andando così ad infestare il nostro territorio. Si dice che la causa principale che ha portato questa diffusione sia lo scambio di merci, nella fattispecie di pneumatici usati dall’America dove le zanzare avrebbero deposto le uova e una volta giunti nel nostro paese al porto di Genova, avrebbero completato lo sviluppo e l’insediamento. La facilità dei trasporti e lo scambio di merci attuale ne ha invece favorito la diffusione su tutto il territorio, solo fino a pochi anni addietro, si potevano trovare zone dove le zanzare non c’erano, alcune zone costiere, mi ricordo in collina, ora invece si trovano ovunque. In Italia le specie di zanzara insediate sono oltre 60 appartenenti a 3 grosse famiglie:

            La zanzara comune

            La zanzara comune è chiamata anche Culex a cui appartengono diverse sottospecie riconoscibili a microscopio. È di colore marroncino, di dimensioni piuttosto grandi 5/7 mm ed è più attiva durante l’alba e il tramonto. Ha bisogno di acqua per deporre le uova e sangue per il loro sviluppo ma in alternativa possono usare anche il nettare dei fiori che però è meno favorito perché permette lo sviluppo limitato di uova : circa 200 in caso di incubazione con sangue mentre solo 20 con nettare. La Culex è il vettore principale per la diffusione del virus West Nile.

            La zanzara Tigre

            La zanzara Tigre detta anche Ades, si riconosce dalle striature su tutto il corpo, è leggermente più piccola della zanzara comune ma più attiva durante il giorno. E’ originaria dell’india ma la sua diffusione è stata molto rapida, arriva in Italia nel 1990 sembra attraverso lo scambio di pneumatici usati proveniente dagli usa fino al porto di Genova.

            E’ una specie di zanzara abituata ai climi estremi, motivo per cui nelle nostre zone trova vita facile, gli sono sufficienti risorse minime per la sopravvivenza e la riproduzione, ad esempio le uova deposte possono resistere anche mesi in attesa dell’acqua per  completare lo sviluppo ed è sufficiente qualche goccia di umidità per completarne lo sviluppo.

            Queste zanzare sono il vettore di numerose malattie come la Dengue, Chikugunya, febbre gialla, Zika, la Filaria, alcune di queste anche mortali. E’ capitato  nel 2006 sull’isola  francese Reunione un’epidemia che ha provocato 248 morti, succede ogni estate anche in Italia fortunatamente con meno diffusione e succede ogni giorno nei paesi sottosviluppati dove trovare il virus e trasportarlo per la zanzara è più facile.

            La zanzara Anopheles

            Specie di zanzara tristemente famosa per essere il vettore del virus della malaria, sono zanzare piuttosto stanziali, percorrono generalmente poche decine di metri in volo per poi doversi nuovamente riposare. Prediligono le ore del mattino e della sera per muoversi e andare a procacciarsi il pasto di sangue. Le troviamo facilmente nascoste all’ombra della vegetazione, fra i cespugli sul prato in ambienti aperti

            La zanzara Coquillettidia Richiardii

            La Coquillettidia Richiardii o zanzara migratrice è molto diffusa in Versilia ma presente anche in molte delle nostre zone. È simile alla zanzara tigre anche come comportamento, é attiva soprattutto al mattino presto e la sera ma le caratteristiche che la differenzia dalle altre specie di zanzare sono principalmente la capacità di percorrere lunghe tratte in volo, anche 15 km, per andarsi a procurare il pasto di cibo e quella di deporre le uova in prossimità di piante acquatiche o radici che le rende meno visibili ai predatori, sono univoltine ovvero depongono le uova in un solo ciclo stagionale.

            Purtroppo questa loro capacità di volo le rende molte volte immuni ai tradizionali trattamenti adulticidi, per questo è stato introdotto il principio naturale che nebulizzato protegge la zona trattate infondendo un gradevole profumo che funge da repellente.

            Zanzare dopo la disinfestazione

            Festa all'aperto

            Abbiamo preparato una bella festa in giardino, con adulti e bambini, una grigliata con gli amici o un compleanno, abbiamo pensato proprio a tutto, bevande, cibo, festoni, addirittura la disinfestazione delle zanzare il giorno prima, tutto è pronto ma…

            Festa all'aperto

            Ecco arrivare comunque sciami di fameliche zanzare pronte a rovinarci la festa. Le zanzare hanno alcuni ricettori sensoriali sviluppatissimi in grado di percepire le sostanze emesse dal nostro corpo come acido lattico e CO2 anche da 100 mt di distanza che possono aumentare se la concentrazione di CO2 aumenta proporzionalmente al numero di persone.

            Così possono farci visita anche se nel nostro giardino effettivamente le avevamo eliminate tutte, partono dalle campagne vicine, dalle risaie, o addirittura dal giardino del nostro vicino che non ha le nostre precauzioni, seguono la scia emessa dal nostro corpo fino a raggiungerci per rovinarci la festa.

            Allora le possibilità sono: raggrupparvi in cerchio attorno a qualche decina di zampironi, candele alla citronella e simili o cospargervi di DEET (principio attivo contenuto nella maggior parte dei repellenti per zanzare) anche se non ve lo consiglio, soprattutto sui bambini.

            Noi di ZanzaMaiPiù abbiamo adottato un sistema diverso nebulizzando un formulato di oli essenziali completamente naturale gradevolmente profumati che hanno potere repellente verso gli insetti molesti. Il prodotto nebulizzato va a formare una barriera protettiva che disorienta e allontana le zanzare.

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              Il repellente per zanzare

              sono sostanze presenti in commercio che hanno il potere di allontanare gli insetti molesti.

              Formati dei repellenti antizanzare

              • lozione una soluzione acquosa in cui è presente una determinata quantità di principio attivo, si inumidiscono le mani per poi distribuirlo sulla cute
              • crema/gel allo stesso modo il principio attivo viene miscelato con la crema, spesso estratti alle erbe o altre sostanze naturali per renderlo facilmente spalmabile
              • spray è uguale al liquido ma con dosatore che permette di distribuirlo direttamente sulla pelle
              •  roll-on stik salviettine, spugnette il principio attivo è distribuito all’interno della sostanza

              I repellenti vengono classificati in funzione della loro durata che spesso varia a seconda del principio attivo contenuto nel prodotto in percentuale e del tipo di principio attivo. Sulle confezioni dei prodotti sono riportati i tempi massimi di protezione ma questi possono variare anche parecchio a seconda della temperatura, o della sudorazione es il deet garantisce una protezione di 201 minuti a 24° che diventano 24 minuti a 40° diventa quindi necessario applicare nuovamente la lozione.

              Principi attivi dei repellenti antizanzare

              • DEET dietiltoluamide é il più diffuso e il più efficace questo principio attivo è stato scoperto negli usa e utilizzato inizialmente a scopi militari. La durata varia tra le 1-2 ore per formulati al 5% fino a 6-8 ore per formulati al 50%. E’ considerato un prodotto sicuro anche se viene assorbito attraverso la cute per circa il 10% della dose applicata entro 2 ore. è quindi sconsigliato l’uso su bambini al disotto dei 6 mesi e sulle donne in gravidanza
              • ICARDINA è un principio attivo sviluppato in europa da Bayer con lo scopo di mettere in commercio un prodotto meno tossico del deet. In commercio si trovano formulati al 10% e 20% i tempi di protezione variano da 60 a 240 minuti. Risulta meno efficace del deet  ma più sicuro, non danneggia la plastica e i vestiti non è facilmente assorbito dalla pelle.
              • CITRIDOL è l’estratto delle foglie di corymbia citridora è largamente utilizzato in cina, ma si stà diffondendo anche negli USA, è interessante perchè molto efficace e di estrazione naturale, l’unica controindicazione è il forte odore di eucalipto
              • CITRONELLA olio essenziale è stato scoperto nel 1901 ed utilizzato ancora oggi, le sostanze repellenti contenute nell’olio di citronella sono canfora, eucalipto, eugenolo, linaloolo, citrale, citronellale. L’effetto repellente è dato dall’ interferenza dei vari composti con i ricettori olfattivi della zanzara. La protezione è scarsa, necessita quindi applicazioni frequenti. a concentrazioni elevate risulta irritante per la cute.
              • NEEN viene estratto dai semi di frutti di Azadirachta una pianta tipica dell’ India. Con formulati al 2% si ha una protezione ad ampio spettro e duratura, la difficoltà nella classificazione dipende molto dal tipo di estrazione e dal grado di purezza. alle basse percentuali la sua tossicità è bassa diversamente può essere irritante.

              Il problema dei repellenti da applicare sulla pelle è che tutti vengono assorbiti dalla pelle in diverse percentuali, oltretutto il periodo di efficacia è limitato deve essere quindi ripetuta l’applicazione soprattutto se il nostro corpo suda, il sudore è un forte attrattivo per le zanzare e inoltre nava il principio repellente rendendolo inefficace.

              Noi di ZanzaMaiPiù abbiamo pensato che fosse meglio risolvere il problema all’origine eliminando definitivamente le zanzare dal giardino. Attraverso un programma di nebulizzazioni creiamo una barriera virtuale attraverso la quale è impossibile accedere alle zanzare.

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