Zanzare vettore e il virus West Nile

West Nile Virus

Non solo nei paesi dell’Africa o dell’India ma purtroppo arrivano anche da noi e sono ogni anno più numerosi Sto parlando di zanzare che fanno da vettori a virus e malattie come il west nile. attraverso sistemi di cattura situati in zone strategiche vengono prelevati e analizzati campioni di zanzare su tutto il territorio. Quando, come in questi casi i campioni di zanzare analizzati evidenziano la presenza di virus scatta l’allarme alle autorità competenti che mettono in atto contromisure al fine di scongiurare una possibile epidemia.

La zanzara vettore in italia del West Nile Virus è la nostra zanzara comune notturna (Culex pipiens) che punge dal tramonto all’alba.

Le regioni più colpite solo la Liguria, il Veneto e la Lombardia ma la facilità e frequenza dei trasporti favorisce il dilagare del virus con conseguenze che potrebbero essere disastrose per la salute dell’uomo.

Il west nile ha un periodo di incubazione che varia dai 2 ai 15 giorni ed un paziente su quattro diventa sintomatico. i sintomi sono nausea, malessere, cefalea, accompagnati da febbre moderata. A questi possono fare seguito difficoltà respiratorie, dolori muscolari, che nei casi più gravi si trasformano anche in encefalite e meningite e coma nel 15% dei casi soprattutto per gli anziani o immunodepressi potrebbe essere mortale.

Le contromisure adottate in casi di allerta sono quelli classici di buon senso atti a prevenire la formazione di nuovi individui come:

  •  evitare ristagni d’acqua
  • introdurre larvicidi nei tombini
  • cambiare spesso l’acqua del cane svuotandola nella fogna
  • munire i tombini e le caditoie di rete antizanzare
  • repellenti se si sta all’aperto
  • trattamenti adulticidi

Da giugno 2021 a Novembre 2021 sono stati segnalati in Italia 55 casi confermati da West Nile Virus (WNV).

Il più efficace sistema antizanzare è quello a nebulizzazione perché viene ripetuto tutti i giorni ed utilizza un quantitativo minimo di principio attivo.

La macchina antizanzare Freezanz a tre prodotti

Impianto Antizanzare Freezanz
Impianto antizanzare a nebulizzazione Freezanz

Per tanti concorrenti è già un miraggio la macchina a due prodotti ma allora perché è nata la macchina a tre prodotti?

Il primo prodotto é l’insetticida che viene erogato al mattino lontano dalla presenza degli utenti. Questo serve ad eliminare tutte le zanzare stanziali che si riproducono nel nostro giardino e ci proteggerà dalle zanzare nell’arco della giornata.

Freezanz Natural Green

Prodotto Natural Green

Il secondo prodotto è un formulato di oli essenziali appositamente studiato e brevettato per allontanare le zanzare che potrebbero arrivare dalle zone limitrofe, emana un fresco e gradevole profumo che ha lo scopo di disorientare le zanzare che si spostano nell’ora del tramonto in cerca di cibo. Viene erogato in piccole quantità a intervalli facendo in modo che l’aroma sia persistente per tutto in cui le zanzare sono più attive. Questo prodotto ha il vantaggio di poter essere distribuito anche in presenza di utenti.

Freezanz Natural Blue

Prodotto Natural Blue

Grazie alla straordinaria versatilità delle macchine è stato possibile aggiungere anche il terzo prodotto nato da un problema che si riscontra negli ultimi periodi: quello delle mosche.

Ultimamente, in alcune delle nostre zone, questo è diventato un problema importante quasi quanto quello delle zanzare. 

Sono sempre più frequenti i clienti che corrono da noi a cercare un rimedio contro questi fastidiosi insetti così difficili da eliminare. 

La soluzione è questo prodotto sempre naturale, estratto di oli essenziali, il suo potere disabituante è quello di espandere nell’aria un aroma sgradito alle mosche che le tiene lontano dalla zona trattata. 

Questo viene erogato a intervalli, in modo che il profumo rimanga persistente, durante le ore diurne dove le mosche sono più attive.

Anche questo può essere usato durante la fruizione del giardino.

Sempre più soluzioni sempre più attenzione verso le esigenze del cliente, Contattaci per esporci il tuo problema, saremo lieti di aiutarti a risolverlo.

Le zanzare possono trasmettere il coronavirus (COVID-19)?

Coronavirus (COVID-19)

Come di consueto con l’arrivo della bella stagione arrivano anche le fastidiose zanzare. In una fase così delicata come quella che stiamo vivendo a causa del coronavirus COVID-19 viene il dubbio se questi insetti già veicolo di numerose malattie possano esserlo anche per il coronavirus.

Le ragioni per cui questa ipotesi è altamente improbabile sono:

  • Il veicolo di trasmissione di questa malattia, come ormai tutti sappiamo, sono le famose micro goccioline virulente che aleggiano nell’aria e che vengono inalate dal soggetto sano che resta quindi contagiato.
  • Secondo il ministero della salute questa ipotesi sarebbe da escludere perchè secondo le ricerche fatte il sangue  non presenta una carica così massiccia di carica virale da poter trasmettere il virus coronavirus COVID-19 in un quantitativo sufficiente come quello trasportato da una zanzara.
  • non tutti i virus sono trasmessi dalle zanzare e non tutte le zanzare che pungono trasmettono gli stessi virus ad esempio il virus della malaria viene trasmesso solo dalla zanzara anofele febbre gialla, zika, west nile e altre dalla zanzara aedes ecc…
  • Secondo l’opinione del ministero della salute, da ricerche effettuate non solo le zanzare ma nessun insetto in genere sarebbe in grado di trasmettere questo virus
  • In concomitanza con l’arrivo delle zanzare e con l’aumentare di queste durante il periodo estivo si sarebbe dovuto registrare un aumento proporzionale all’aumento delle zanzare presenti sul territorio. Cosa che non è avvenuta anzi la proporzione è stata quasi inversa; durante la bella stagione il numero di contagi è sceso complice il fatto che fosse aumentata la vita all’aperto quindi minore possibilità di contagio.

Possiamo quindi accantonare il timore che le zanzare possano trasmettere il coronavirus, ma continuare a concentrarci sulle ormai conosciute linee guida di igiene e distanziamento sociale per vincere questo ostico nemico.

Le zanzare geneticamente modificate (OGM)

Liberazione zanzare geneticamente modificate contro la zika

La zanzara è l’animale più mortale al mondo, da noi le malattie trasmesse come la malaria sono curabili anche se potenzialmente mortali, in altri paesi le malattie trasmesse dalla zanzara mietono migliaia di vittime ogni anno.

Per questo giganti come Google, Bill Gates e altri stanno sperimentando rimedi per trovare la soluzione definitiva al problema. La tecnica usata è rendere sterile la zanzara maschio infettandola con un batterio Wolbachia Pipiensis già presente in natura, cosicché dopo l’accoppiamento dia origine a zanzare a loro volta sterili. E’ ormai una quindicina di anni che proseguono questi esperimenti e da cinque in campo aperto.

I problemi possono essere molteplici, è importante conoscere le possibili conseguenze in natura della diffusione di questo virus e stabilire se fosse possibile che alcune zanzare possano sviluppare una resistenza. I risultati finora sono stati positivi e tangibili soprattutto perchè il batterio stesso riduce la capacità di trasmettere malattie tropicali.

Come funziona: In pratica il virus è diffuso dai maschi infetti che entrando in contatto con zanzare femmina sane danno origine a uova sterili, le femmine infette andranno a contatto con maschi sani contagiando anche loro.

Questo non è l’unico sistema a sterilizzazione sperimentato, ci sono molte altre possibilità come la modificazione genetica o i raggi gamma, questo è però ad oggi il sistema più semplice, meno invasivo e costoso.

Le zanzare OGM

Nel 2020, in Florida sono stati rilevati oltre 70 casi di dengue riconducibili alla zanzare. Sempre in Florida è stata individuata una nuova specie di zanzara in grado di trasmettere la febbre gialla.

La situazione nello stato si è fatta allarmante e stanno tentando di eliminare le zanzare con il rilascio progressivo di zanzare zanzare geneticamente modificate.

In pratica gli insetti maschi, liberati in natura, accoppiandosi con le femmine di zanzara autoctone trasmetteranno un gene alle nuove generazioni andando progressivamente a ridurre il numero degli esemplari femmina, limitando le possibilità di trasmissione di malattie tramite le punture e dall’altro andando a ridurre il numero di insetti.

Queste sperimentazioni sono in corso nelle isole Keys, un arcipelago della Florida. Gli scienziati hanno iniziato a rilasciare nell’ambiente decine di migliaia di larve di zanzare della febbre gialla (Aedes aegypti)

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    Le zanzare giganti

    zanzara gigante

    Sono specie morfologicamente simili alla zanzara ma molto più grandi con un corpo esile e allungato. In italia ne sono presenti almeno 150 specie si chiamano tipule, comunemente zanzaroni. Non sono pericolose per l’uomo, non pungono e si nutrono di vegetali, questa loro caratteristica le porta ad essere sgradite dai coltivatori proprio per i loro continui attacchi alle piante erbacee, sono particolarmente ghiotti di radici e tuberi come la patata e ai frutti come la fragola.

    Il metodo più usato per il controllo si ha sulle larve che vengono deposte nel terreno è attraverso la lavorazione dello stesso.

     Come prevenire l’attacco delle zanzare grandi

    Per controllare che le tipule non arrechino troppi danni alle coltivazioni, il metodo migliore di contrasto è la prevenzione delle condizioni che possono portare ad una proliferazione delle larve nel terreno. Tra questi, si pensi alla moderazione nell’irrigazione, a un drenaggio efficiente e a un controllo efficace delle erbe infestanti.

    Le lavorazioni del terreno possono ridurre la popolazione di larve. Ad esempio, l’aratura può provare la morte di queste ultime, interrandole, oppure la sarchiatura può portarle in superficie esponendole all’attività degli uccelli predatori oppure degli animali da cortile come il pollame. Meno sicuro è invece il controllo chimico,  non è garantito che porti buoni risultati.

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      Zanzare e AIDS

      hiv virus

      l motivo per cui la zanzara non può trasmettere l’HIV è che il nostro sangue entra in contatto solo con la saliva della zanzara non con il sangue della stessa, inoltre la quantità di sangue aspirato dalla zanzara sarebbe comunque insufficiente per essere in grado di contagiare.

      Abbiamo anche prove indirette date dal fatto che se la zanzara fosse in grado di trasmettere il virus si dovrebbero registrare picchi di contagio stagionali corrispondenti ai periodi di maggior presenza di zanzare, come avviene per malaria e altri virus trasmessi.